sabato 7 febbraio 2009

Libertà, Potere e Società

Quanta libertà abbiamo oggi di esprimere il nostro pensiero? Esiste ancora il pensiero soggettivo oppure, così come cercano di farci credere, esiste solo un unico pensiero dominante e omologante? E il continuare a ripeterci che dobbiamo omologarci al pensiero unico ha ridotto notevolmente gli spazi di potere personale ampliando invece il potere pubblico.
Pensiamo solo come, quella che viene definita la nostra privacy, è invasa tutti i giorni dai nuovi sistemi tecnologici: telecamere sparse in tutti gli angoli della città, cellulari che sono diventati strumenti di individuazione e di controllo di quello che comunichiamo, sistemi informatici che vengono attaccati da agenti esterni a nostra insaputa, sistemi elettronici che rilevano costantemente il consumo personale e la sua qualità nei minimi particolari, anche se in Italia e in Europa ci sono normative che limitano gli spazi di invasione, ma evidentemente il potere non ha nessun interesse ad applicarle. Eppure cresce la nostra ansia, la nostra insicurezza, le nostre paure. Forse dobbiamo iniziare a chiederci perché e a chi fa comodo tutto questo!!!
La libertà, il potere e la società sono temi tra di loro intrecciati, ma se osserviamo la storia dell’umanità, non hanno avuto una evoluzione parallela, cioè più libertà non ha corrisposto sempre a più potere personale o a più società e viceversa. E’ come se questi tre concetti trovano nell’evoluzione dell’uomo un proprio equilibrio lottando tra di loro.
Ma è l’uomo stesso che con il suo agito quotidiano che ne trova l’equilibrio. Ed è sempre l’uomo, in carne ed ossa, che modifica l’equilibrio, intervenendo su uno dei tre fattori: libertà/potere/società e avviando il cambiamento.
http://www.youtube.com/watch?v=ZRTkTQb-wfQ Il potere dei buoni di Gaber

1 commento:

  1. Per attuare un cambiamento occorre possedere una virtù molto rara ai nostri giorni: il coraggio.
    Oltre alla volontà, ovviamente.

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