venerdì 23 gennaio 2009

Putsch per coprire il malaffare dei Fondi Europei

Senza clamore il 19 gennaio a Roma è stato portato a compimento un putsch politico-giudiziario. La decisione del CSM in relazione alle inchieste della magistratura di Salerno sull'operato dei colleghi calabrasi si pone al di fuori della democrazia. Infatti il CSM da organo deputato alla difesa dell'indipendenza dell'ordine giudiziario si è trasformato in braccio disciplinare degli interessi occulti che fanno capo non solo alla parte peggiore della politica, ma anche ai potentati malavitosi economici e finanziari. In queste ore sta accadendo un salto di qualità, perchè se prima le "porcate" si facevano in silenzio e possibilmente all'oscuro, oggi invece una azione giudiziaria che scoperchia un malaffare, viene sterilizzata con una azione del CSM invocata dal ministro della Giustizia. SIAMO ALL'ARBITRIO ISTITUZIONALE!!!

Questa vicenda insegna alcune cose:
  1. L'inchiesta definita Why Not e quelle collegate hanno acceso i riflettori su di un santuario che non doveva essere violato. Di mezzo ci sono decine di milioni di fondi europei giunti dalla Unione Europea e finiti chi sà dove. I magistrati che hanno provato ad indagare sono stati bruciati tutti. Cosa simile è capitata ai giornalisti.

  2. L'inchiesta, cominciata da Luigi De Magistris deve aver toccato un livello altissimo non solo pilitico.

  3. Il CSM con il suo comportamento ha voluto dare una lezione a tutti i magistrati che in futuro potrebbero avere l'ardire di pensare soltanto di non attenersi allo stretto necessario.

  4. Che in quel malaffare erano coinvolti e facevano da garante pezzi della stessa magistratura.

  5. Un putsch del genere non può essere avvenuto senza l'avallo di tutto lo schieramento politico istituzionale, in quanto in seno al CSM ci sono togati e laici che fanno riferimento a tutti i partiti.

  6. Rispetto a questa vicenda l'Associazione Nazionale dei Magistrati è stata a rimorchio della politica, ma questo accade ormai anche per gli altri ordini professionali, vedesi quello dei giornalisti.

L'Italia non è più una Democrazia. Se la gente ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa si accomodi pure. Ma senza giustificazione alcuna, i primi responsabili di questa deriva sono gli stessi cittadini.

4 commenti:

  1. Bravo Luciano! L'impegno civico è il principale antidoto alla deriva dittatoriale. Ogni forma di autoritarismo si nutre del qualunquismo e dell'atteggiamento indifferente nei confronti del Bene Comune mostrato da un popolo dalla mente annebbiata

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  2. mi sembra, comunque, che labbiano fatta sporca

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  3. qualcuno cantava.. IN QUESTO MONDO DI LADRI !!! niente di nuovo sotto il sole...no la neve ,le pioggia , la nebbia etc etc ciao

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  4. Gentilissimo Luciano Vacca, solo adesso leggo il suo articolo: è terrificante... ma grazie per averlo scritto. Ogni cittadino italiano non deve avere più alcuna giustificazione, proprio come afferma lei: se gli sta bene questo stato mafioso, razzista e con una vera dittatura in atto... che si accomodi, che sguazzi nel fango. MA SENZA GIUSTIFICAZIONI.

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