domenica 16 maggio 2010

Corruttore e corrotto, abbraccio mortale

Si è creato un groviglio tra corrotti e corruttori dal quali gli italiani difficilmente ne usciranno.
Se continuiamo ad utilizzare la categoria della corruzione non riusciamo a comprendere fino in fondo quello che è accaduto in questi ultimi venti, trenta anni in tutti i settori della società. Per comprendere e forse per iniziare ad individuare della soluzioni bisogna utilizzare categorie di interpretazione quali quella della manipolazione.
Quando parliamo di corruzione l’associamo a quella del reato commesso. Un reato commesso contravvenendo a divieti di legge. La corruzione non viene letta come un reato contro la società, ma come qualcosa commesso superando i limiti consentiti dalla legge.
Ma se la corruzione la leggiamo come manipolazione la cosa assume maggiore complessità e drammaticità.
Il corruttore è un manipolatore. Anzi il manipolatore è sempre un corruttore, perché appunto corrompere gli altri ai suoi fini che non dichiara; i suoi fini vengono tenuti nascosti. E i suoi fini, quelli del manipolatore, sono anche molto semplici: ad esempio quello della sopravvivenza quotidiana.
Quindi si è creata una situazione perversa dove il manipolato è a sua volta manipolatore di altri manipolati. Una catena senza interruzione dove tutti sono dentro ad una orgia perversa di legami dove il manipolatore e il manipolato si tengono insieme senza mai dichiararsi. La domanda che dobbiamo porci è perché stanno insieme, qual' è il loro “scambio”?
L’umanità ha sempre praticato il gioco della manipolazione, esso era ed è dentro il sistema di potere. Ma mai come nella società industriale ha avuto una tale diffusione. Prima dell’industrializzazione la manipolazione era riservata ai cortigiani con delle estensioni alle corporazioni di mestiere.
Solo con l’industrializzazione abbiamo avuto questo fenomeno che si è diffuso in modo ancora più subdolo ed è diventato di massa con il consumismo. Poiché per consumare bisogna tenere il consumatore in un perenne stato di insoddisfazione del desiderio, la manipolazione è costante e diffusa ovunque. Il popolo italiano è uno dei popoli che consuma di più prodotti effimeri, superflui e al quale il sistema gli deve creare una grande illusione; sembra sempre che debba accadere qualcosa che non accade mai. Tutto viene rimandato ad una soluzione finale che mai verrà, ma comunque intanto da una parte crea l’illusione e dall’altro l’astrazione dalla realtà.
Una realtà invece, che molto semplicemente e duramente ha un solo meccanismo imperante: produrre, consumare e crepare!
Questo imperativo è alimentato e doppato dalla corruzione e la manipolazione serve a non interrompere il meccanismo. Mai.

3 commenti:

  1. Eh carissimo Luciano cosa si può fare...nulla se non aprire gli occhi e farli aprire agli altri, che in fondo hanno aperti ma il problema è che questo stato di cose ha creato una sorta di dipendenza, la dipendenza del consumatore, anche se sappiamo non possiamo o non riusciamo a fare a meno, dal manipolatore al manipolato al consumatore stiamo tutti in un giro vizioso dal quale è difficile uscire senza una certa emarginazione sociale, o ci muoviamo tutti insieme e tutti insieme si va al baratro

    Grazie come sempre è interessante leggerti
    Ti abbraccio
    Francesca Ancona

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  2. la corruzione secondo me è ancora pi... Mostra tuttoù grave quando le persone coinvolte pur essendo consapevoli di quello che stanno facendo minimizzano dicendo che sicccome in questo mondo nessuno è onesto allora anche se non si proprio in regola non si fa male a nessuno....sbagliato si dovrebbe partire da se stessi sempre, se non pago le tasse certo ho un vantaggio per me, ma danneggio la comunità, se si pagano affitti, prestazioni professionistiche in nero ecc....anche in questi atteggiamenti c'è sempre un corrotto e un corrutore certo diventa sempre più difficile uscirne ma se non ci proviamo se non denunciamo se dentro di noi non alimentiamo giusti principi ...allora è davvero tutto perduto

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  3. ..La politica dei piccoli passi verso un risanamento del nostro sistema, dovrebbe partire da ciascuno di noi,senza guardare cosa fanno gli altri manipolatori o manipolati..perchè "gli altri siamo ancora noi"..

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